Leggere non è un passatempo tra i più economici. Anche quando ci si affida a edizioni poco costose (o alle offerte proposte dalle librerie on line), il problema persiste per coloro che, come me, sono lettori onnivori e pressoché insaziabili. Certo si può ricorrere alle biblioteche ma, in questo caso, non sempre si può contare sulle novità e non sempre se ne hanno a disposizione di ben fornite soprattutto se si vive fuori città. Se, al contrario, si ha la fortuna di trovarne una che consente un’ampia scelta di titoli, sovente occorre però (date le scarse copie disponibili) attendere parecchio prima di poter leggere il romanzo o il saggio desiderato. Purtroppo poi l’Italia non offre servizi culturali come, ad esempio, le biblioteche circolanti (veri e propri mini-bus interamente tappezzati, al loro interno, di volumi d’ogni sorta) che attraversano l’Inghilterra in lungo e in largo, portando i libri quasi a domicilio. Ciononostante cominciano a farsi strada, anche qui da noi (complice forse la crisi) idee e iniziative alternative di cui poter approfittare. Una di queste riguarda per l’appunto i libri a noleggio che, solo ora, sta cominciando a diffondersi un po’. Vere e proprie libroteche in cui noleggiare libri come se fossero dvd, sono ancora rare, ma alcune librerie cominciano ad offrire questo servizio, in alternativa alla sola vendita. Dunque perché non ipotizzare di noleggiare un libro anziché comprarlo? I vantaggi sono diversi. Intanto il costo che, alla lunga, risulta decisamente inferiore. Si paga un abbonamento annuale o semestrale per lo più ragionevole e poi, per ogni volume noleggiato, si versa una cifra minima che si aggira intorno ai 3-4 euro. Di solito i tempi di restituzione non sono ferrei e non sono previste sanzioni sui ritardi. Altro vantaggio è quello per cui, restituendo il libro a fine lettura, non saremmo più costretti ad accumularne una quantità tale da dover saturare ogni angolo libero della casa. Potremo restituire al negoziante tutti i saggi e i romanzi che non avremo amato spassionatamente, senza rimpianti, mentre gli altri (volendo possederne una copia da consultare in qualsiasi momento) potremo sempre acquistarli in un secondo momento, aspettando magari l’uscita di un’eventuale edizione economica oppure farceli regalare a natale o al compleanno, liberando nel contempo amici e parenti dal dilemma del dono perfetto (o almeno azzeccato). Va detto, inoltre, che la novità libraria (anche quando a firmarla è un autore molto quotato) può sempre rivelarsi deludente (a me è successo sovente). Nel qual caso, il noleggio ci libererà da una spesa media di 20/30 euro, per un volume dalla copertina e dalla rilegatura impeccabile, di cui però magari non saremo riusciti ad arrivare alla fine e che ci ritroveremo a dover confinare negli scaffali della libreria già stracolma, a raccattar polvere. D’altronde buttare via un libro è sempre un peccato, rivenderlo, una seccatura (che porta guadagni irrisori) e regalarlo può essere difficile, soprattutto se, come me, si ha l’abitudine di fare annotazioni a margine, con commenti personali. Se non sapete come trovare una libreria a noleggio nella vostra città, è sufficiente cercare su internet. Quella da cui mi rifornisco io, l’ho trovata così. Un altro consiglio è comunque quello di chiedere a qualsiasi libreria stiate frequentando d’abitudine, se per caso non intenda intraprendere un’iniziativa del genere: integrare cioè le proprie vendite con il noleggio. D’altronde i servizi (come i prodotti) nascono anche in base alla domanda. I commercianti più abili negli affari, sono sempre molto attenti alle richieste del cliente perché sanno bene che il guadagno deriva dal soddisfarle, soprattutto quando il servizio implica, come in questo caso, una sorta di fidelizzazione. Dimenticavo un ultimo vantaggio. Di solito i librai che adottano il sitema del noleggio, arrivano a conoscere bene e in breve tempo i gusti dei loro clienti, così da avvisarli quando arriva un testo che potrebbe interessarli. Finiscono, inoltre, per diventare ottimi consiglieri, in grado di farci scoprire nuovi interessanti autori. Il che non è cosa da poco.