La prima notizia è questa: la musica elettronica sta uscendo dal ristretto ambito di nicchia in cui frequentemente viene confinata (e in cui troppo spesso sembrano volersi isolare gli stessi amanti del genere). La seconda è che questo passaggio può avvenire anche senza “vendere l’anima ai diavoli” del mercato e delle tendenze commerciali. La terza fondamentale novità è che tutto questo sta avvenendo anche grazie al contributo di un produttore e dj italiano, Franky B, di cui è appena uscito il primo album “S.E.B.A.” L’acronimo del titolo sta per “Sound Explicit Bassline Anthems”. In queste quattro parole viene sintetizzato perfettamente il progetto programmatico di Francesco Cozzolino (questo il suo vero nome): rendere fruibili – e anche godibili – i nuovi suoni della musica elettronica partendo da quella musica innovativa che anche in Italia ha una sua storia più che ventennale e che ha alla sua base quella “Bass Culture” (attenzione alla struttura e alla centralità dei bassi e del ritmo) che a partire dagli anni ‘90 ha rappresentato la svolta per la musica di massa in tutto il mondo. Una “tradizione dell’innovazione” (se mi si concede l’ossimoro) che Franky conosce bene forse perché ha una carriera ventennale alle spalle che dalla sua Napoli l’ha portato a Milano e poi in giro per l’Europa come autore delle musiche per video commerciali di importanti marchi del made in Italy, come membro dei “Men in Skratch’s”, collettivo di D, più volte premiati ai Campionati mondiali DMC, ed infine come protagonista di programmi radiofonici a fianco di Alessio Bertallot, il conduttore e musicista più innovativo della nostra scena. E’ soprattutto nel sodalizio con quest’ultimo che il nostro “Criptic Monkey” (soprannome che gli deriva dall’amore per la cultura cinese) ha saputo individuare un filo conduttore e allo stesso tempo costruire un ponte tra il funky degli anni ’70, l’hip hop e la house degli anni 90 e le tendenze elettroniche più innovative e sperimentali degli ultimi 20 anni: trip hop, jungle, drum n’ bass, deep hpuse fino alla Dubstep oggi padrona della scena musicale. Orgogliosamente legato alle sue radici, a quella Napoli che è stata un vero laboratorio dei percorsi e delle sperimentazioni di cui sopra, Franky, da buon “artigiano dell’elettronica” (altra definizione al limite dell’ossimoro, questa volta suggerita dall’interessato) mette in pista nel suo “S.E.B.A.” un vero compendio delle tendenze passate e contemporanee senza mai scadere nel “già sentito” e senza voler cavalcare l’onda della novità a tutti i costi. “Terra trema”, primo singolo estratto dall’album, è un irresistibile brano drum n’ bass con ritmo jungle e con il giusto omaggio all’hip hop partenopeo grazie alla presenza di Sha One, rapper della storica band “La Famiglia”. Impossibile stare fermi ascoltandolo. Nelle altre diciannove tracce (di cui bonus tracks per l’edizione in CD) ci si ritrova proiettati ora nelle atmosfere più dark e profonde di certa musica attualissima proveniente dalla Germania ( come in “Ostile” e “Bass Diaspora”), ora in veri salti indietro verso l’elettronica delle origini (è il caso di “Likeananimal”). Atmosfere più futuristiche, suoni più elettrificati e ritmi dub e jungle sono invece protagonisti in “Senza Core”, impreziosita dalla voce di Pietra Corvino, o “Far star” con il cameo di Bertallot. In conclusione, in “S.E.B.A.” le tracce sono tutte significativamente originali – alcune fortemente dance, altre da ascoltare nelle profondità del proprio divano – e tutte appartenenti al medesimo principio ispiratore: l’elettronica è uscita dalla nicchia, ora godetevela!