Sotto il grande albero, nella Città Vecchia di Praga, in questi giorni atmosfere uniche seducono l’occhio e inebriano le narici. Ovunque jingle e cori, crepitio di calderoni accesi e tintinnare di campanelli. Nell’aria si diffonde l’aroma di mandorle tostate, di frittelle, di vin brulé, e di prosciutto alla brace. L’anno sta per finire e la città si veste: qui, tra tradizione, sacro, profano ogni angolo si fa particolarmente magico. Nelle piazze, lungo i vicoli, nelle chiese, tra le figure dei curati presepi va in scena la fantasia del Natale.
Lungo le vie proliferano i sempre affollatissimi mercatini dell’Avvento. Non aspettatevi succursali dei grandi centri commerciali, qui è tutto artigianale e tipico. Tra le casupole di legno gli artigiani si adoperano in dimostrazioni dal vero del proprio talento, così come in rievocazioni di antichi mestieri. Dai movimenti esperti delle loro mani nascono statuine intagliate nel legno, mestoli per la cucina, addobbi natalizi intrecciati nella paglia o soffiati nel vetro, stoviglie e soprammobili di ceramica, candele artistiche, gioielli originali e i tipici campanelli di Gesù Bambino forgiati nel ferro.
Ogni angolo, poi, tende un agguato al palato. Le tentazioni sono dolci e salate: trdelnik (una sorta di cannoli arrotolati su speciali bastoni di legno, cotti sulla brace ardente e poi cosparsi di cannella e zucchero), i würstel e le salsicce alla piastra, le pannocchie lessate, gli opulenti prosciutti che si affumicano sul fuoco, le caldarroste e le mandorle abbrustolite, i biscotti delle feste e il pan dolce, lo svarene vino (vin brulè), il tipico grog a base di rum e acqua e la medovina, un liquore al miele servito fumante.
immagine: Ente del Turismo Czech Republic