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IN CRISI A CAUSA DELLA CRISI: PSICOLOGI GRATUITI PER CHI HA PERSO IL LAVORO

Finalmente abbiamo una legge di stabilità  che, come ha fatto notare Maurizio Crozza (evitando di definirla propriamente una presa in giro) ci permetterà di avere in busta paga ben 14 euro in più al mese e di far diminuire la pressione fiscale dal 44,3 al 43,3 in tre anni. Ma volendo lasciare da parte le battute, sembra comunque che la ripresa economica, di cui si va parlando almeno dalla scorsa primavera, sia ben lungi dall’essere vicina e a tutti noi, chi più chi meno, tocca misurarci con la mancanza di lavoro e la difficoltà ad arrivare a fine mese. Intanto mentre l’Italia si prepara alla paralisi per i blocchi e le proteste organizzate dal Movimento 9 dicembre (che comprende molte associazioni di categoria) ai singoli tocca fare i conti anche con le conseguenze psicologiche del caso: ansia per l’incertezza del futuro, depressione o stress per la perdita dello status sociale o del tenore di vita ma anche senso di impotenza e frustrazione per chi, ad esempio, non riesce a reinserirsi, dopo un licenziamento o un fallimento, in ambito professionale. L’incertezza e la paura del domani possono creare situazioni devastanti che si ripercuotono anche nei rapporti personali e/o familiari. Diversi enti ed associazioni hanno dunque ideato forme di sostegno psicologico gratuito o a prezzi calmierati rivolte proprio a quelle persone le cui ansie e stress sono legate, per esempio, ad un licenziamento, ad un fallimento o alle difficoltà e alle frustrazioni che si incontrano quando si cerca lavoro, dopo averne perso un’altro, soprattutto se si ha una certa età. Tali forme di sostegno psicologico sono rivolte anche a coloro che, per colpa di un dissesto finanziario, hanno visto entrare in crisi o peggiorare i propri rapporti familiari e interpersonali. In Gran Bretagna, per far fronte a questo tipo di problemi, il governo ha già annunciato uno stanziamento di 173 milioni di sterline (oltre 193 milioni di euro) per i servizi di assistenza psicologica gratuita alla popolazione onde scongiurare un’epidemia di ansia e depressione ma anche di casi di suicidio. Da noi, invece, la situazione è per lo più demandata all’intraprendenza delle associazioni e dei volontari.

Il Comune di Milano è stato il primo a muoversi in tal senso e, a seguire, sono nate e stanno nascendo iniziative analoghe un po’ in tutta Italia.  Nel capoluogo lombardo è stato da alcuni mesi inaugurato il progetto “Psicologi per Milano”, il primo servizio italiano di psicologia sostenibile, nato dalla collaborazione tra l’Ordine degli Psicologi della Lombardia e l’Assessorato alle Politiche sociali del Comune e affidato, poi, per la gestione concreta, a una quarantina di associazioni locali. L’intento è quello di fornire aiuto gratuito o a basso costo alle fasce di popolazione meno abbienti e a chi non possono permettersi uno specialista. Chi ha bisogno di essere seguito da uno psicologo, ma non ha i mezzi per farlo, può contare su questo nuovo progetto che prevede una rete di 300 psicologi pronti a occuparsi di 150 persone gratuitamente e di altre 700 a condizioni agevolate (il tutto in base alla situazione economica e alla gravità dello stato del richiedente – info al link http://www.comune.milano.it/portale/wps/portal/CDM?WCM_GLOBAL_CONTEXT=/wps/wcm/connect/ContentLibrary/Ho%20bisogno%20di/Ho%20bisogno%). L’elenco degli enti convenzionati con il Comune si può consultare sul sito www.psicologipermilano.it.

Nell’area torinese sono già attivi due sportelli gratuiti gestiti dall’associazione non profit Mediazione dialogo relazione (MeDiaRe). Sono quello di Moncalieri in borgata Santa Maria (via Santa Maria 27 bis) e quello di Collegno nel Centro di via Gobetti 2. Offrono servizi gratuiti di ascolto e sostegno psicologico per persone e famiglie che hanno un disagio causato o peggiorato dalla crisi. Attraverso questi sportelli si offrono colloqui volti ad indirizzare le persone verso un trattamento idoneo alla loro situazione con percorsi individuali, di gruppo o di auto mutuo aiuto.

Inoltre a Torino, l’Associazione Eco ha previsto un progetto di psicoterapia low cost che garantisce tariffe ridotte. Il primo appuntamento è gratuito e serve per spiegare il funzionamento del progetto stesso e raccogliere la domanda di aiuto, in modo da essere inviati al professionista più idoneo alla necessità del paziente. Il servizio viene adattato alla persona e il suo costo viene deciso insieme al paziente sulla base delle sue possibilità. Info su http://ecoassociazione.blogspot,it/.

Terapie a basso costo sono in programma anche a Firenze, in particolare per imprenditori in difficoltà. L’aiuto ”concreto e qualificato per non sentirsi soli” arriva grazie ad un protocollo siglato dalla Cna fiorentina e dall’Ordine degli psicologi della Toscana. Il progetto prevede la possibilità per gli imprenditori in crisi di avviare un percorso con uno psicoterapeuta. Per le informazioni è stato messo a disposizione anche un numero verde 800 – 050204 e l’indirizzo e-mail, sosimprese@firenze.cna.it

A Roma infine è stato stipulato un accordo tra la Confcommercio, l’Ordine degli psicologi e quello dei commercialisti per offrire consulenze psicologiche gratis, in particolare ai commercianti in difficoltà. Dallo scorso ottobre è in funzione infatti «SOStegno Impresa», sportello dotato di un numero verde (800.641.214) al quale i commercianti romani possono rivolgersi gratuitamente poiché, come ha spiegato  Giuseppe Roscioli, presidente di Confcommercio «Vogliamo offrire una risposta concreta ad un problema che non è più solo economico ma è diventato di ordine sociale, ossia quello della difficoltà in cui la crisi ha gettato molti imprenditori”. Ci sono però anche altre città che si stanno attrezzando per garantire analoghi servizi. Per tenersi aggiornati occorre telefonare o consultare il sito del proprio comune di appartenenza, contattare le associazioni locali oppure rivolgersi all’Ordine degli psicologi della propria regione.

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immagine di Vincent Teriaca

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