Cos’è stata l’Italia degli ultimi vent’anni? Un regime parafascista? Un paese della cuccagna che si è svegliato rovinosamente? Un grande reality show, dove ha vinto chi la sparava più grossa? Una finta repubblica, dove il potere vero era in mano a cricche e mafie (se non alla mafia vera e propria)? Tutte domande legittime, che è il momento di porsi e che, forse, possono persino trovare qualche risposta, ancorché provvisoria nel libro di Enrico Deaglio “Indagine sul Ventennio” (Feltrinelli). Deaglio, che è stato uno dei migliori giornalisti italiani lungo tutto il Ventennio, segue l’evoluzione degli scenari politici, tratteggia le storie personali degli eroi e dei miracolati, racconta i retroscena di cui all’epoca non sapevamo nulla, presta attenzione alle nuove parole che hanno popolato il chiacchiericcio quotidiano, affronta senza paura le zone più controverse e male illuminate del Ventennio: dalle ragioni della discesa in campo di Forza Italia, alla mirabolante apoteosi della “gnocca”, dal sottovalutato razzismo leghista all’incomprensibile subalternità della sinistra, fino a un rapporto riservatissimo inviato dalla Dia alla vigilia delle elezioni del 1994. A fare da sfondo alla sua ricostruzione, numerose interviste, esclusive e inedite, a protagonisti e osservatori d’eccezione come Silvia Ballestra, Ivan Carozzi, Mario Deaglio, Andrea Jacchia, Gad Lerner, Fausto Melluso, Peppino Ortoleva, Marcelle Padovani, Romano Prodi, Massimo Recalcati, Roberto Saviano, Adriano Sofri.