Raccontare un evento con occhi nuovi sollecitando empatia con gli spettatori, rendendoli protagonisti. Raccontare la produzione artistica, culturale e spettacolare e coinvolgere il pubblico. Come animare e rendere attrattivo il proprio modo di raccontare storie.
Sono solo alcuni dei temi che si incrociano nell’incontro che il Prix Italia organizza sabato 19 settembre a partire dalle 10 nella Sala Samuel Beckett del Museo della Radio di via Verdi 16 a Torino. L’incontro si intitola, infatti, “Raccontare l’arte, le arti, le musiche”.
Se le nuove narrazioni prendono sempre più spazio, non solo tra i media tradizionali, ma anche su quelli sociali di quotidiano e quasi permanente accesso, come prestare attenzione e rimanere in “contatto” per tutto il tempo della narrazione senza annoiarci e poter coltivare un uso intelligente del proprio tempo?
Le esperienze e i progetti internazionali che si “racconteranno” quel giorno proveranno a indicare alcune possibili modalità professionali di interazione e fruizione. Come partecipare con intelligenza. Senza essere schiavi delle proprie abitudini o “ascoltatori” passivi e poco motivati.
Se la curiosità vi tiene vivi questa potrebbe essere una occasione per partecipare e stimolare le vostre crescenti competenze di fruitore medio per una scelta finalmente più consapevole.
Se ci si sofferma un attimo sull’essenza del titolo di quest’incontro, infatti, il raccontar storie è attività primigenia che si perde nella notte dei tempi (la tradizione orale) e continua ad essere strumento essenziale per trasmettere conoscenza.
Le poche righe ufficiali che presentano l’incontro cercano di essere convincenti e attrattive a un tempo. Raccontano un storia, appunto:
“Come presentare e raccontare in modo accattivante le Performing Arts sui media? Da un lato ci sono gli strumenti di comunicazione di massa, dall’altra la produzione artistica e culturale, l’arte tradizionalmente intesa (pittura, scrittura, musica, opera, danza) e le arti visive, le nuove creazioni digitali, gli eventi dal vivo: con quali innovazioni tecnologiche e cambiamenti nei gusti e nei modi di trasmettere alla TV, alla Radio e sui media sociali occorre fare i conti? Le nuove narrazioni nascono anche dallo scambio di esperienze e di progetti creativi tra professionisti”.
Un esempio di come raccontare l’arte (in questo caso la street art), hanno provato a metterlo insieme alcuni giovani studenti del DAMS. Si tratta della start-up Artenne creata da neolaureate DAMS, ben coordinate da Riccardo Polignieri, consulente del progetto Prix Italia Street Art Stories. Provate a visitarne il sito (www.streetart.prixitalia.rai.it), vi si aprirà un mondo …o forse un muro…
l’opera nella foto è di Aryz (la foto appartiene al Pictuin festival ed è stata realizzata in occasione dell’edizione 2010)