Se pensate che Capo Nord sia il punto più settentrionale d’Europa, vi state sbagliando. Il punto più a nord in assoluto è Knivskjellodden, un promontorio impronunciabile sull’isola norvegese di Magerøya, un chilometro e mezzo più a settentrione del Capo, raggiungibile solo a piedi, in tre ore di cammino lungo un sentiero. Ma poiché sia Knivskjellodden che Capo Nord sono situati su un’isola, il punto più a mezzanotte dell’Europa continentale è in realtà Capo Nordkinn, chiamato anche Kinnarodden, che fa parte del comune di Gamvik, situato nella penisola di Nordkinn.
Ma al di là di ogni puntualizzazione, Capo Nord è il punto accessibile più settentrionale d’Europa. Con la sua scogliera a picco sul mare, Capo Nord domina le acque dai suoi 307 metri di altezza e ospita più di 200 mila visitatori ogni anno.
La meta è accessibile in diversi modi. L’aeroporto più vicino a Capo Nord si trova a Honningsvåg ed è servito con voli regolari da Oslo e da altre destinazioni interne. Per chi lo raggiunge in auto, dal 1999 l’isola è collegata alla rete stradale tramite un tunnel sottomarino. Bisogna mettere in conto, però, che guidare a Capo Nord d’inverno può voler dire pazientare incolonnati dietro gli spazzaneve. Se si sceglie la nave (un battello postale), il viaggio verso Capo nord è più rilassato: si parte da Bergen e, toccando diversi porti sulla strada, si giunge a Honningsvåg, porto più vicino al Capo. Poi c’è l’autobus locale, il numero 330, funziona tutto l’anno tra Honningsvåg e Capo Nord.
Nonostante il pregiudizio, qui il clima è relativamente mite. D’inverno, la temperatura media a Capo Nord varia tra -3 e -11° C, ma può anche scendere di molti gradi. Da dicembre in poi in genere c’è molta neve, le giornate sono molto corte, il clima è più secco e il cielo più limpido, buon requisito per vedere l’aurora boreale (anche se il fenomeno è più frequente nel tardo autunno e all’inizio della primavera). Nulla di garantito: a volte appaiono aurore boreali per settimane, anche più volte nella stessa sera, a volte le aspettative son deluse per molti giorni. Sicuramente, però, nessun altro posto al mondo come l’arco territoriale cpmpreso tra le Isole Lofoten e Capo Nord offre migliori probabilità di vederle.
Naturalmente non mancano i tour organizzati che propongono ogni sorta di avvistamento. Si può osservare l’aurora boreale dal mare, imbarcati su una delle confortevoli navi da crociera Hurtigruten. Lo si può fare nel bel mezzo di un safari in motoslitta, o immersi in un tour fotografico, o da una slitta trainata dai cani.
Ma cos’è l’aurora boreale?
E’ il più straordinario spettacolo di luci della natura. Ogni sua apparizione è unica: spesso si vedono tre strisce verdi nel cielo notturno, a volte appare come una tenda che si agita, altre del fumo che si avvolge su se stesso. Il suo colore è di un verde luminoso, spesso con delle punte di rosa sulle estremità e del viola nel centro. Se nel cielo c’è molta attività, l’aurora boreale esplode anche per un paio di minuti.
La leggenda racconta che la luce riflessa sia dovuta all’armatura delle valchirie che rimanda sulla terra una luce tremolante.
La scienza invece spiega che è il sole la causa della formazione dell’aurora boreale. Durante le grosse eruzioni solari enormi quantità di particelle vengono sparate dal sole nello spazio profondo. Quando queste particelle incontrano il campo magnetico terrestre (circa 100 chilometri al di sopra delle nostre teste), vengono attirate in circolo verso il Polo Nord, dove interagiscono con gli strati superiori dell’atmosfera. L’energia che viene sprigionata dà vita all’aurora boreale.
Informazioni: http://www.visitnorway.com/it/