Il periodo freddo è economicamente impegnativo, vuoi per le scorte energetiche che si debbono prevedere, vuoi per il carico di spese che queste comportano.
Oggi, per la stragrande maggioranza delle persone, gasolio, gas, legna, pellet, cherosene, GPL, etc.,costituiscono gli indesiderati problemi pre-invernali, i cui costi le accompagneranno sino alla prossima primavera.
Perché allora non pensare, una volta per tutte, a ridurre o ad azzerare tutte le spese invernali? Dobbiamo scegliere cosa desideriamo essere per il prossimo futuro: formiche o cicale.
Oggi la tecnologia ormai collaudata e consolidata, offre soluzioni per tutte le tasche che permettono scelte economiche molto vantaggiose.
Se scegliamo di essere un po’ formichine, potremmo lasciare da parte le ferie per un paio d’anni e riflettere sul fatto che, più o meno,con la stessa spesa (considerate anche le agevolazioni fiscali) riusciremmo ad avvicinarci alla “classe energetica passiva”, cioè quella che non ha nulla da sborsare per i costi delle bollette. Classe che non solo azzererebbe le spese invernali, ma darebbe pure il raffrescamento estivo, vale a dire l’aria fresca senza condizionatori energivori, costosi e ingombranti.
Invece facciamo tutti le cicale e, anziché prevedere risparmi, dotandoci di attrezzature efficientanti, affrontiamo altre spese, come quelle del condizionamento estivo, che si sommano inesorabilmente alle altre, aumentando i costi con un ulteriore dispendio di energia elettrica e il conseguente dimagrimento del nostro portafogli.
La tecnologia e la relativa strumentazione esiste già e di aziende che se ne occupano ce ne sono molte, occorre solo un po’ di buona volontà nel cercare di districarsi tra i numerosi operatori, conoscere la tecnica in generale e in modo un po’ più approfondito, per adattarla alla nostra abitazione, scegliendo alla fine aziende serie e di fiducia che ci installino la miglior tecnologia.
Anche in questo caso non bisogna fermarsi alla prima ditta, ma cercare di informarsi meglio, magari parlando con qualche cliente già servito, per avere consapevolezza e certezza di fare la “cosa giusta”.
Soprattutto occorre pensare e fare nostro il fatto che l’efficienza energetica di un’abitazione (sia essa casa singola o appartamento in condominio), è costituita da una serie di variabili e di stadi che si possono affrontare anche poco per volta, un anno dopo l’altro, ma che devono essere considerati, programmati e progettati sin dall’inizio.
Per fare un esempio concreto, non si può pensare di fare il “cappotto”, cioè di isolare i muri, prima di aver tracciato eventuali scanalature necessarie al posizionamento di canaline per fili elettrici, cavi video e di banda, sensori, etc. Sarebbe come asfaltare una strada e poi fare le conduttura dell’acqua o le fognature o altro ancora, come purtroppo abbiamo più volte visto fare nel settore pubblico.
Occorre pianificare tutti gli interventi perché sono tutti collegati tra loro, e questo occorre progettarlo bene prima, per ottimizzare il lavoro, ma soprattutto le spese e l’efficienza che desideriamo ottenere e che richiediamo per la nostra casa.
Ricordiamoci che i lavori e quindi molte apparecchiature, servono sia per la domotica che per la sicurezza e l’efficienza.
Parliamo un po’ del sistema di efficienza, di cosa si tratta?
E’ il risparmio economico di tutte le utenze energetiche che servono alle nostre abitazioni per funzionare al meglio e per darci il giusto confort, in altre parole possiamo anche dire che è la ricerca del massimo risparmio di luce, gas e acqua etc. garantendo il massimo confort ambientale.
Risparmiare energia non è poi così complesso e questo viene definito dagli addetti ai lavori: “efficienza energetica” o anche “efficientamento energetico”.
Tutti ormai sappiamo che tutto quello che nell’ultimo decennio veniva progettato e utilizzato nelle nostre case era stato costruito per il consumo e non certo per il risparmio.
La situazione oggi è molto importante perché risparmiare energia e cercare alternative energetiche nei settori dell’energia verde, pulita e intelligente (green,smart e clean) va a beneficio del clima del pianeta, così duramente compromesso per gli scarichi selvaggi e incontrollati di altrettante selvagge ed inquinanti produzioni industriali.
Lo Stato ha definito e approvato, per la verità già da qualche tempo, alcune agevolazioni fiscali molto interessanti.
Parliamo anche di queste, che forse sono la molla che ci farà diventare formiche e decidere come dobbiamo agire: come chiedere un preventivo e, di conseguenza, come affrontare il nostro budget di spesa, se tutto subito o se diviso per anni.
Teniamo conto che non buttiamo via e non regaliamo quattrini, ma facciamo un investimento mirato e ben ponderato che ha per oggetto la nostra abitazione – e teniamo anche conto che una casa efficientata si vende certamente meglio rispetto ad una casa con sistemi di riscaldamento tradizionali, energivori e costosi.
Ci sono esempi di abitazioni che, alla fine della trasformazione, pagano solo la bolletta dell’acqua e alcune che non pagano neppure quella.
Le fasi di un efficientamento energetico passano attraverso alcuni stadi.
Il primo è la verifica della dispersioni esistenti con la termocamera (si possono utilizzare anche i termoflussimetri, ma restiamo nel normale). E’ il primo esame da fare per una corretta disamina di quello che occorre progettare. L’esempio che rende l’idea di come funziona è quello dei raggi X per una persona. Vedere cosa c’è che provoca il disturbo, per decidere come intervenire e risolvere l’eventuale danno, è indispensabile.
La termocamera è una telecamera a infrarossi che ci permette di stabilire le perdite di calore dei muri, infiltrazioni e ponti termici.
Teniamo bene a mente che la prima problematica di un buon impianto di riscaldamento è quello di non disperdere il calore.
Da questo esame si capisce la validità di un cappotto esterno o interno. Per cappotto si intende il rivestimento dei muri con prodotti sia naturali (esempio fibra di legno) che con vari tipi di polimeri. Entrambe le soluzioni hanno diverso spessore per poter conferire diversi gradi di isolamento.
I cappotti, poi vengono ricoperti da una rasatura armata e da una finitura spatolata precolorata; in alcuni casi i pannelli possono essere dotati di una rete porta-intonaco per la finitura tradizionale.
Poi, dalla tipologia della casa (se è un appartamento o un’abitazione singola), si può decidere quale impianto installare per riscaldare e raffrescare, usando pannelli radianti che possono essere installati a pavimento, a parete o a soffitto. Questa soluzione offre molteplici vantaggi che vanno dal risparmio energetico (la temperatura di alimentazione del pannello è circa la metà rispetto a quella che alimenta i termosifoni), al comfort ambientale (tutto l’ambiente avrà la stessa temperatura), alla possibilità di regolare l’umidità interna, al fatto che non ci sono movimenti d’aria e quindi anche chi soffre di allergie trova l’ambiente e il comfort ideale. Indi adottare la soluzione migliore per produrre acqua calda con gli strumenti che abbiamo deciso di montare, vale a dire un impianto termodinamico, che produce in ogni condizione di tempo, fino a meno 15 di temperatura, abbinato a pompe di calore per scaldare d’inverno e raffrescare d’estate.
In alcune situazioni si può pensare anche a un impianto geotermico per avere un’energia costante da inviare alla pompa di calore.
Inoltre si può allestire un piccolo impianto solare o minieolico, per produrre l’energia elettrica necessaria al fabbisogno di tutti gli utilizzatori.
Doveroso pensare, in questo stadio, anche alla domotica, cioè a tutte quelle innovazioni tecnologiche che ci permettono confort nell’utilizzazione dei nostri apparecchi domestici, grazie ad una gestione integrata di tutta l’abitazione, tesa al raggiungimento del comfort desiderato e al risparmio energetico, oltre al fatto di essere più sicuri dentro le nostre mura.
Ci pare, infatti, perfettamente inutile non utilizzare i sensori dell’efficienza energetica anche per la sicurezza e per la videosorveglianza.
Così facendo, cioè prevedendo per tempo quello che desideriamo fare, potremmo risparmiare anche un terzo della spesa.
Per quanto riguarda le agevolazioni fiscali, possiamo affermare che tutti gli interventi inerenti all’efficientamento energetico, alla sicurezza e alla videosorveglianza, alle pompe di calore, geotermia, fotovoltaico e minieolico, permettono di accedere alle agevolazioni fiscali previste dalla vigente Legge in materia di ristrutturazioni e di efficientamento energetico.
In particolare, alcune di queste, comprese le pompe di calore con la geotermia, sono comprese negli incentivi oggetto del Decreto Ministeriale 28 dicembre 2012 detto “Conto Termico”, il quale prevede l’erogazione da parte del GSE (Gestore Servizi Energetici) di un contributo del 40% delle spese sostenute, inclusi i costi di installazione, trasporto, progettazione e pratica burocratica, da erogarsi direttamente tramite bonifico diretto; questo contributo potrà essere suddiviso sino a 5 rate annuali in funzione dell’importo (sino a € 5.000,00 sarà erogato un unico bonifico entro 2 mesi dalla data di richiesta).
Il contributo garantito varia a seconda del tipo di intervento, delle emissioni (se presenti) e della zona climatica in cui sarà realizzato l’intervento.
Ad esempio: la provincia di Alessandria è inclusa in zona C e in questa zona, per la sola pompa di calore sono previste due rate annue pari a € 2.380,00 cadauna.
Come alternativa tutte le soluzioni possono accedere alla detrazione del 50% della spesa sostenuta, inclusi i costi di installazione e progettazione, sino all’importo massimo di € 96.000,00 come spesa ammessa al beneficio, mediante recupero su IRPEF in 10 anni; si fa presente come la normativa attualmente in vigore preveda che per le spese sostenute dal 01 gennaio 2018, la detrazione sarà nella misura del 36% e con il limite di € 48.000,00 come importo massimo di spesa ammessa al beneficio.
Il traguardo del miglior comfort interno è sempre abbinato indissolubilmente con l’efficientamento energetico: infatti, ad esempio se un’abitazione presenta delle dispersioni non è possibile raggiungere il comfort abitativo e allo stesso modo se il sistema di riscaldamento è a termosifoni o con le stufe tradizionali, avremo delle zone molto calde e altre tiepide se non freddine, pertanto non avremo mai un comfort equilibrato e ideale.
Quindi, efficientamento e comfort alla fine indicano la stessa cosa.
Dal prossimo 2020 la normativa sarà molto severa e obbligherà le nuove abitazioni a dotarsi di tutti gli accorgimenti migliori per ottenere un’efficienza energetica idonea a contenere i consumi e ottenere i massimi risparmi.