Davvero coinvolgente la grande mostra dedicata a Sebãstiao Salgado, intitolata “Genesi”, aperta da qualche giorno nelle Sale dei Paggi della Reggia di Venaria. Il bianco e nero degli scatti del grande artista brasiliano catapultano il visitatore ai quattro angoli del mondo, nella metamorfosi della Natura, nelle sue declinazioni più spettacolari.
Il percorso mette in scena l’ultimo grande lavoro di quello che è considerato il più importante fotografo documentario del nostro tempo. Il messaggio che vuole essere trasmesso è uno e unico, quello della preservazione del nostro pianeta e della imprescindibile necessità di vivere in un rapporto più armonico con il nostro ambiente: un canto d’amore per la terra e un monito per gli uomini. “Genesi” è un progetto iniziato nel 2003 e durato 10 anni, protagonista di un tour internazionale di incredibile successo.
La mostra è suddivisa in cinque sezioni che ripercorrono le terre in cui Salgado ha realizzato le fotografie: Il Pianeta Sud, I Santuari della Natura, l’Africa, Il grande Nord, l’Amazzonia e il Pantanàl. Il percorso espositivo presenta 245 immagini in bianco e nero di grande incanto, molte delle quali di straordinari paesaggi, che immortalano un mondo in cui natura ed esseri viventi vivono ancora in equilibrio con l’ambiente. L’obiettivo del reporter punta volentieri sugli animali attraverso un lungo lavoro di immedesimazione con i loro habitat. Salgado ha infatti vissuto nelle Galapagos tra tartarughe giganti, iguane e leoni marini, ha viaggiato tra le zebre e gli animali selvatici che attraversano il Kenya e la Tanzania rispondendo al richiamo annuale della natura alla migrazione.
Un’attenzione particolare è riservata inoltre alle popolazioni indigene ancora vergini: gli Yanomami e i Cayapó dell’Amazzonia brasiliana; i Pigmei delle foreste equatoriali nel Congo settentrionale; i Boscimani del deserto del Kalahari in Sudafrica; le tribù Himba del deserto della Namibia e quelle più remote delle foreste della Nuova Guinea. Per poter raccogliere testimonianze fotografiche che li mostrassero in totale armonia con gli elementi del proprio habitat, Salgado ha trascorso diversi mesi con ognuna di queste popolazioni.
Curata dalla moglie Lélia Wanick Salgado su progetto di Amazonas Images e Contrasto, la mostra è frutto della collaborazione di Civita Mostre con il Consorzio delle Residenze Reali Sabaude.
GENESI – Reggia di Venaria – Sale dei Paggi
22 marzo – 16 settembre 2018