Era il 1988 e su Rai 3 esordiva “La tv delle ragazze”. Ve la ricordate?
A presentare era una giovane Serena Dandini, insieme a tante attrici comiche – e non – tra le quali Susy Blady, Angela Finocchiaro, Maria Amelia Monti, Francesca Reggiani e Cinzia Leone, giusto per citarne alcune.
Adesso si intitola “La tv delle ragazze – Gli stati generali 1988 – 2018», e l’ironia è ancora più graffiante, non solo sui personaggi politici ma anche sulla parità di genere o meglio su coloro che la parità di genere non la vorrebbero proprio. Su coloro insomma che criticano il movimento #Metoo o fanno finta di non aver capito la differenza tra molestia e corteggiamento. Ed ecco arrivare quindi anche un apposito tutorial in cui a spiegarcelo è La Ragonelli professoressa di Lapalissiano (interpretata da Isabella Ragonese) che, con tanto di bacchetta, su video (dove si svolgono le vignette illustrative) si rivolge agli uomini facendo esempi concreti del tipo:
le apri la porta con galanteria?
Si può fare
le apri la porta con galanteria ma ti strusci come un gatto in calore e le impedisci di entrare
Non si può fare. E’ molestia!
Ovviamente il tono è lo stesso della maestrina che sta spiegando le operazioni aritmetiche ai bambini di prima elementare poiché in fatto di molestie, tanti uomini, poverini, sarebbero piuttosto ancora confusi.
Oltre alle tante attrici fisse (la trasmissione è in programma il giovedì in prima serata), anche tante ospiti d’eccezione, alcune che raccontano la loro storia come ad esempio Emma Bonino, altre che fanno degli interventi random ma geniali.
Geniale ad esempio è stato il monologo della nota scrittrice Michela Murgia che ha voluto sollevare una “Modesta protesta contro questo mito dell’eroe” che ci ha ha rovinati un po’ tutti.
Tutti i maschi da piccoli (e non solo da piccoli) avrebbero voluto essere Batman, anche quando al massimo avrebbero potuto aspirare a Super Pippo e tutte le femmine avrebbero voluto diventare le fidanzate dell’eroe. Peccato che l’eroe non esista e questo ci abbia preparato solo ad andare incontro, nella vita, a svariate delusioni.
Per inciso, un eroe ci sarebbe, sostiene ancora la Murgia, ma arriva tendenzialmente dopo i 40 anni e si chiama psicanalista.
Una delle soluzioni possibili potrebbe essere però quella di pretendere delle storie in cui siano i gruppi creativi e la collaborazione a fare la differenza così che i bambini imparino che non è il singolo eroismo che cambia il mondo … e magari se lo impariamo da bambini ci resta in testa anche da adulti.
Oltre alle interviste con le donne di oggi sono previste, poi, quelle con donne del passato. Ed ecco una bravissima Paola Cortellesi interpretare Eva nel paradiso terrestre dove si annoia a morte ma è grata perché in fondo prima era solo una costola (puoi capire … stavo a un passo dal pancreas!) nonché, altrettanto ironica, Alba Rohrwacher che si cala nel ruolo di una contadina del Medio Evo: Beatrice. Alla fine dell’intervista la si vede salire sul rogo e mettersi d’accordo con il boia di fare una cosa veloce proclamando “viva la sottomissione, viva la pudicizia, viva la castità”
. “Ma che fa”? la interroga la Dandini e lei risponde “me lasci dire, me lasci dire che sennò questi mi torturano pure … meglio solo rogo almeno è n’attimo e me lo levo”
Non mancano però, va detto, anche ospiti uomini come ad esempio il gruppo di Elio e le Storie tese.
Insomma devo dire che, dopo tanta retorica finto-buonista e tanta comicità pecoreccia (che ormai purtroppo imperversano un po’ ovunque) finalmente una boccata d’ossigeno … finalmente si ride di gusto, almeno una sera alla settimana…