Ma dove sono i posti migliori per osservare l’aurora boreale?
Visitnorway, l’ente del turismo novergese, promuove questa attrattiva turistica unica facendosi suggerire i migliori punti d’osservazione del Paese da alcune persone che sono cresciute nei posti in cui si avvera questa magia.
Partiamo da Tromsø, città della Norvegia settentrionale e importante centro culturale a nord del Circolo Polare Artico, la cui fama è legata proprio alla possibilità di osservare il fenomeno dell’aurora boreale. Il consiglio di Aggie Frost, un’apprezzata musicista del posto (che ha anche composto un pezzo acustico dal titolo Aurora Lily), è di andare nella via Parkgata, vicina al parco cittadino Kongsbakken, o muoversi di un paio di chilometri dal centro di Tromsø per sedersi sulla riva del bellissimo lago di Prestvannet, riserva naturale senza illuminazione artificiale.
Alle Isole Svalbard, situate a metà strada tra la Norvegia continentale e il Polo Nord gli abitanti suggeriscono solo di scaricarsi l’applicazione che segnala le aurore boreali (Aurora Forecast 3D), “per evitare di mancare il bersaglio”. Perché da queste parti pare che ogni posto sia quello buono per vederle. Qui è regno dell’orso polare: se ne contano qualche migliaio. Storicamente la caccia alle balene fu una delle attività più importante dell’arcipelago, ma oggi molto è cambiato e tutto gira intorno alla sostenibilità: quasi due terzi della superficie delle Svalbard è infatti protetta, con tre riserve naturali, sei parchi nazionali, 15 santuari di uccelli e un’area integrata protetta.
L’allevatore Jon Mikkel Eira abita vicino al villaggio di Karasjok, nella contea del Finnmark che forma la parte più settentrionale della Penisola Scandinava. Qui gestisce con la sua famiglia l’allevamento di renne Ravdol, presso il lago di Nattvatn. Il centro di Karasjok è così piccolo che basta una breve passeggiata oltre la strada principale per avere una vista indisturbata delle luci del nord. “Il vantaggio maggiore di venire nel Finnmark per osservare l’aurora boreale è che si tratta di una zona molto meno pubblicizzata di altre destinazioni concorrenti. Ci sono anche meno persone che ci abitano e tanta natura intatta con punti per osservare il fenomeno in tutta tranquillità” assicura Jon Mikkel. Importante, come si può immaginare, è l’abbigliamento: in inverno questo altopiano nell’entroterra può essere davvero freddissimo. Nel 2018 il giorno più freddo è stato in febbraio con meno 37,8 gradi. Ma così è perfetto, secondo Mikkel, “Più fa freddo meglio è. Quando le temperature sono basse ci sono buone probabilità di avere un cielo senza nuvole”. I luoghi panoramici consigliati e segnalati sono vicino A Lakselv e lungo la strada E6.
Poi ci sono ancora due modi assai particolari consigliati per vedere l’aurora boreale. Anzi non soltanto questo fenomeno, ma un doppio spettacolo contemporaneamente: l’aurora boreale e il ‘Morild’. Quest’ultimo è un effetto che rende il mare lattiginoso, un fenomeno luminoso fosforescente causato da plankton bioluminescente. I consigli arrivano da Anita Andresen -un’appassionata di kayak che pagaia nell’isola di Kvaløya o nell’arcipelago delle Lofoten– e da Anders Stave, un medico surfista che cavalca l’onda sulla costa dell’isola di Andøya. Ma questo suggerimento, diciamocelo, è per i comuni turisti pura fantascienza…
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