La città di Gretna, al sud della Scozia nel Dumfriesshire, è stata edificata durante la prima guerra mondiale per alloggiare i 30 mila dipendenti di una delle più grandi fabbriche di munizioni al mondo.
E fin qui nulla di romantico. Se non fosse che a una manciata di minuti di cammino si trova il villaggio di Gretna Green, famosa per essere la capitale del matrimonio del Regno Unito, con circa 5 mila coppie sposate registrate ogni anno.
Storicamente la località divenne famosa fin dal 1754, perché scelta dalle giovani coppie provenienti dall’Inghilterra in fuga per unirsi in matrimonio, senza il consenso dei genitori e all’età di 16 anni. Fu un quell’anno, infatti, che il Parlamento inglese promulga la Lord Hardwicke’s Marriage Act, una severa legge che tratta i requisiti legali relativi al matrimonio in Inghilterra e Galles. Secondo questa norma a un minore non era più permesso sposarsi senza il consenso dei genitori e, inoltre, era considerato valido solo se veniva celebrato chiesa . In Scozia non fu adottata. Anzi, in Scozia la cerimonia dell’handfasting, un rituale di nozze neopagano che prevedeva l’atto di legare simbolicamente le mani degli sposi con un nastro e che spesso veniva celebrato quando il sacerdote non era disponibile, rimase legale fino al 1940.
Essendo Gretna Green il primo paese scozzese che si incontrava dopo il confine ed essendo la bottega del fabbro il primo edificio che si incontrava arrivando dall’Inghilterra, toccava proprio all’artigiano chiamare 2 testimoni e dichiarare marito e moglie i giovani amanti con le mani intrecciate su un’incudine.
Se questo nome vi suona familiare molto probabilmente la vostra memoria vi riporterà alle pagine di Orgoglio e Pregiudizio di Jane Austen. E’ proprio a Gretna Green che Lydia Bennet progetta la fuga per sposarsi con Wickham
La cosa particolare è che ancora oggi l’incudine del fabbro è molto popolare e Gretna Green è da tempo nota come la Las Vegas scozzese.