La bella ed enigmatica Hel è protagonista, fino al 27 giugno di un particolare progetto ed allestimento del Museo Egizio di Torino.
Si tratta di una statua che rappresenta una figura femminile di epoca Ramesside (1279-1213 a.C.) che, seduta su uno sgabello, stringe nella mano sinistra un fiore di loto e nella destra uno strumento musicale usato nel culto della dea della sensualità, Hathor.
Oltre a visitare le collezioni e la mostra in corso “Archeologia invisibile”, i visitatori potranno, proprio come se fossero “Nel laboratorio dello studioso” (questo il titolo del progetto), focalizzarsi su questo particolare reperto per approfondirne la conoscenza grazie all’allestimento curato da Federico Poole, che prevede alcune vetrine con documenti e descrizioni inerenti le caratteristiche scultoree dell’opera, i culti religiosi dell’epoca nonché gli strumenti musicali in uso durante i rituali.
Scopo del progetto è quello di esporre, a rotazione, un solo manufatto o reperto alla volta, per due mesi, in un apposito spazio appositamente dedicato al primo piano.
Dal prossimo luglio, a sostituire l’enigmatica e misteriosa Hel, sarà invece, fino a fine agosto, il particolarissimo Orologio stellare di Mereru e più avanti, a settembre e novembre, altri interessanti reperti.
Intento dell’iniziativa è di avvicinare il pubblico all’attività scientifica e di ricerca che, quotidianamente si svolge nel museo, a tutela e studio del proprio patrimonio, sia nelle aree espositive sia in quelle riservate agli addetti come i laboratori e i magazzini.
Ogni allestimento sarà dunque arricchito da vetrine curate, di volta in volta, da un ricercatore o uno studioso con una ricca documentazione inedita sulle storie e i misteri che ogni reperto custodisce. Ogni manufatto verrà indagato però anche dal punto di vista archeologico e storico, attraverso studi e analisi, e in collegamento con altri oggetti.
Tra l’altro il rinnovato impianto di illuminazione implementato dal Museo consentiranno una migliore illuminazione dei reperti e, in particolare, sarà possibile osservarne anche i più piccoli dettagli, come incisioni e bassorilievi. Le luci installate, di ultima generazione, garantiscono anche una ottimale conservazione dei reperti, con caratteristiche ad hoc a seconda dei materiali e del tipo di oggetto.
Il museo è aperto il lunedì, dalle 9 alle 14 e dal martedì alla domenica con orario 9-18,30. Occorre prenotare con almeno un giorno di anticipo.
Tutte le info, l’acquisto dei biglietti online e gli orari dello Spazio ZeroSei, dedicato ai più piccini, si possono trovare sul sito www.museoegizio.it