Imperniata inizialmente sull’idea che i processi mentali sono assimilabili a computazioni, la scienza cognitiva si è, nel corso degli ultimi anni, molto evoluta, espandendosi da un lato “verticalmente”, verso il cervello – portando la neuroscienza in una posizione di forte centralità – e dall’altro, “orizzontalmente”, verso il corpo e l’ambiente, proponendo una modellistica dei processi mentali molto diversa da quella computazionale, al punto che molti esperti non esitano a parlare di un vero e proprio cambiamento di paradigma.
Da questo presupposto prende le mosse l’incontro “Dalla mente computazionale alla mente incarnata – il caso della visione”, che si tiene venerdì 28 ottobre alle 17,45 nell’aula Buzano del Politecnico di Torino (corso Duca degli Abruzzi 24). Usando la percezione visiva come studio di caso, i relatori cercheranno di mettere a fuoco i punti salienti di questo presunto conflitto di paradigmi.
A dibatterne saranno Alfredo Paternoster, docente di Filosofia del linguaggio e Filosofia della mente all’Università di Bergamo e Juan Carlos De Martin, docente e delegato del Rettore, alla Cultura e alla Comunicazione del Politecnico.
Sarà possibile seguire l’incontro in presenza o da remoto sulla piattaforma Zoom. I dettagli su www.polito.it – eventi