CUSCO, LEGGENDARIA CAPITALE INCA

685

ll Perù ha un fascino unico. È un paese multiculturale, ricco di tradizioni, ha una gastronomia rinomata in tutto il mondo, possiede 12 patrimoni mondiali riconosciuti dall’UNESCO ed ospita 84 delle 117 aree naturali presenti sul pianeta. Ma, prima di ogni altra cosa, conserva un ricco patrimonio lascito della storia millenaria che sembra aver fermato il tempo.

Per comprendere fino in fondo questa terra bisogna unirsi allo spirito Inca e percepirne l’energia. E per riuscirvi è fondamentale una visita a Cusco, leggendaria capitale del Perù durante l’era dell’Impero Inca, fondata ai piedi del Machu Picchu.

Si raggiunge Cusco con un’ora e un quarto di volo da Lima.  Non è però l’unico modo per arrivare nella città imperiale: gli amanti dei viaggi su strada possono percorrere (in 21/26 ore) le rotte Lima-Abancay-Cusco e Lima-Arequipa-Cusco.

Il nome Cusco in quechua significa “ombelico”, riferendosi alla posizione geografica della città, che sorge a 3326 m s.l.m. nel mezzo di una fertile conca. La sua vita da capitale terminò nel 1533, quando gli Spagnoli (comandati da Pizarro) la saccheggiarono e fondarono Lima. Ma i Conquistadores non riuscirono a privarla del  potere spirituale e il grande impero Inca vive ancora oggi in ogni pietra della città.

Il punto di partenza per conoscere Cusco è Plaza de Armas, che si trova nel centro storico. Qui la storia millenaria si respira addentrandosi lungo i portales, i portici su cui si affacciano ristorantini e caffè e i bellissimi balconi coloniali che contrastano piacevolmente con le aree acciottolate dei marciapiedi.

Dove ora si erge il convento rinascimentale di santo Domingo un tempo si poteva ammirare il Coricancha, il santuario più importante intitolato a Inti, “il generatore di vita”, il dio Sole, nell’epoca inca. Questo tempio fu chiamato “il sito dell’oro”, poiché i suoi muri erano ricoperti da lamine del metallo prezioso. Sempre nel centro storico si trova il più importante monumento religioso cattolico, noto per l’affascinante architettura coloniale di stile barocco: è la Basilica Cattedrale della Vergine di Asunción costruita nel 1560, sul palazzo reale degli Inca Wiracocha.

Per comprendere la storia di questa civiltà è indispensabile programmare una visita al Museo Inca, che espone una interessante collezione di oggetti Inca e pre-Inca e al Museo Casa Concha, in cui sono esposti oggetti trovati a Machu Picchu.

La giornata a Cusco  si chiude nel modo migliore se ci si abbandona a gustare i sapori peruviani proposti dagli invitanti ristorantini che popolano il centro cittadino. Come è noto la cucina andina è molto apprezzata in tutto il mondo per la varietà di proposte e per aver conservato nei menu le tradizioni antiche. La sierra peruviana è ricca di prodotti dall’alto valore nutrizionale che gli antichi abitanti di questa terra hanno saputo combinare per creare piatti saporiti senza che per questo perdessero le loro proprietà naturali. I forni a legna e le pentole di terracotta sono parte della saggezza inca per preservare le sostanze nutritive dei cibi tramite una cottura delicata e molto aromatica. Dunque l’appetito sarà saziato gustando patasca (zuppa), cuy chactado (porcellino), cecina (carne essiccata e disidratata con cipolle),  accompagnati da un bicchiere di chicha di mais.

info: https://www.peru.travel/it

Ph. Credit diffusione

Articolo precedenteI MUSEI REALI TORINESI NELLE FESTIVITA’ NATALIZIE
Prossimo articoloADDIO APERICENA