Certamente scrivere un testo sull’alimentazione, alle soglie del primo viaggio su Marte, è un azzardo. Mangiare è diventato, oltre che un piacere, un rebus: mi riferisco al fatto che le intolleranze imperversano. Da quelle contro il lattosio e le proteine del latte con i suoi derivati, e il lievito, siamo passati a un numero sempre più crescente di persone che lamentano disturbi quando ingeriscono alimenti contenenti glutine. Fino a pochi anni fa, l’esame del sangue maggiormente prescritto per monitorare il metabolismo era quello per valutare gli ormoni tiroidei; attualmente ci si sottopone alla ricerca degli anticorpi per scongiurare la celiachia. Qualcosa nelle abitudini alimentari è cambiato profondamente, così come sono mutate le risposte fisiologiche agli agenti stressogeni (e purtroppo, fra loro rientrano anche i cibi sempre più complessi e seducenti per accontentare le nostre esigenze).
Si basa su queste premesse il libro “Un sorso e un morso” di Caterina Civallero.
“La mia esperienza di consulente in ambito alimentare” spiega l’autrice “mi invita a cercare quotidianamente le cause e le soluzioni dei disagi più comuni. Negli ultimi vent’anni ho assistito a una virata che ci ha spinto a interrogarci su quale possa essere l’alimentazione più sana da seguire per preservare il corpo da rischi cardiologici, obesità e invecchiamento precoce. Un po’ mi viene da sorridere quando mi propongo di offrire una risposta equilibrata: pensando che attualmente il Menù bimbi proposto al ristorante consiste di soli alimenti fritti e zuccheri (cotoletta impanata e fritta, patatine fritte, Coca Cola e dessert) ritengo che andrebbe cambiata la domanda. Sfortunatamente, abbiamo la certezza che il termine “sano” scompare non appena usciamo di casa e varchiamo la soglia di un qualunque locale preposto alla ristorazione. Ma davvero siamo sicuri di seguire una sana alimentazione per il solo fatto di consumare con regolarità frutta e verdura o cibi vegetariani?”
In “Un sorso e un morso”, infatti, la Civallero adotta un tono talvolta sarcastico e a tratti ironico, forse dissacrante a proposito di argomenti quali il peso in menopausa e andropausa, l’atteggiamento molto diffuso di mangiare per due, il dispendio energetico nelle varie fasce di età e a seconda della professione svolta, le ragioni per cui da un giorno all’altro si pesa un chilo in più, apparentemente, senza motivo, e cosa accade quando mangiamo una pizza. Parla anche di piramide alimentare e, rifacendosi ai dati dispensati dal Servizio Sanitario, cerca di eliminare la confusione che c’è intorno alla suddivisione percentuale proposta fra proteine, grassi, carboidrati, frutta e verdura (che sono anch’essi carboidrati!).
“Nel libro mi sono presa la responsabilità di parlare anche di sale, zucchero e colesterolo” aggiunge “ma mi sono affidata a dati incontrovertibili e sono certa di aver offerto spunti di riflessione, in merito, piuttosto ragionevoli.
Il libro si trova su Amazon e su Il Giardino dei libri o richiedendolo direttamente all’autrice caterinacivallero@gmail.com