SULLE COLLINE DI PRATO NASCONO I VINI DI CARMIGNANO DOCG

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A settembre la Festa di San Michele è l’occasione ideale per un fine settimana alla scoperta della produzione vinicola d’eccellenza dello storico borgo toscano di Carmignano, nel cuore della provincia di Prato.

Il terroir è di qualità, i profumi nel bicchiere riflettono il territorio. I vini di Carmignano, prodotti sulle colline toscane sono eleganti, complessi, longevi e apprezzati nel mondo perché nascono dalla perfetta combinazione tra suolo, clima e tecniche di coltivazione, rispettose delle tradizioni e con il plus dell’innovazione e della sostenibilità.

A Carmignano ci sono tutte le condizioni per la giusta maturazione delle uve: il territorio di vigneti secolari e cantine prestigiose è conosciuto fin dall’epoca etrusca e romana. 

Furono gli Etruschi a introdurre a Carmignano la coltivazione della vite per il terreno fertile; i Romani proseguirono nello sviluppo delle tecniche agricole e nella diffusione della viticoltura. Risale al 1716 il bando del Granduca Cosimo III de’ Medici che definì le zone di produzione dei vini di qualità in Toscana, includendo Carmignano. Fu uno dei primi esempi di regolamentazione vinicola, una sorta di DOC ante litteram. La famiglia Medici portò dalla Francia vitigni internazionali, come il Cabernet Sauvignon, per arricchire il patrimonio viticolo locale. Cosimo III dettò le regole di vendemmia, la denuncia delle uve, la repressione delle frodi e fissò i confini della zona di produzione e le modalità di commercio. Compito che oggi svolge il Consorzio di tutela dei vini di Carmignano, di cui fanno parte 10 produttori. Nel 1975, il vino di Carmignano ottenne la Denominazione di Origine Controllata (DOC), e nel 1990 la Denominazione di Origine Controllata e Garantita (DOCG), il più alto riconoscimento di qualità dei vini italiani.

Oggi il Carmignano è una delle undici DOCG della Toscana, tra le più piccole in Italia, con circa 200 ettari di vigneto, una produzione che per la provincia di Prato è un patrimonio inestimabile. I vitigni combinano varietà autoctone internazionali. Il principale è il Sangiovese, poi ci sono il Cabernet Sauvignon e il Cabernet Franc (introdotti dai Medici) il Canaiolo Nero e il Merlot.

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