AOSTA: LA FIERA DI SANT’ORSO COMPIE 1025 ANNI

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Nell’ultima notte di gennaio dell’anno Mille è nata  ad Aosta la Fiera di Sant’Orso. Leggenda vuole che a fondarla sia stato, alcuni secoli prima, lo stesso Santo che, proprio nei giorni della merla, distribuiva ai poveri in questa notte indumenti e sabot per resistere al rigido inverno. Sono passati milleventicinque anni, ma i sabot ci sono ancora. E gli artigiani del legno che li costruiscono, insieme a quelli della pietra ollare, del ferro, del rame, della ceramica, del vetro, di tessuti, pizzi e di molto altro si ritrovano, a oltre un millennio di distanza, ad invadere pacificamente tutto il centro cittadino per celebrare, senza dimenticarne le origini, questo importante momento di festa e condivisione.

Questa festa è una storia di famiglia. Una di quelle che da queste parti conoscono tutti e che fanno parte dell’essere Valdostani. La Fiera di Sant’Orso, oltre ad essere una di quelle date segnate in rosso sui calendari di chi vive d’artigianato nella regione Valle d’Aosta, è un momento di ritrovo per l’intera comunità. E non solo.

Accanto agli artigiani trovano spazio appassionati, hobbisti e curiosi che accorrono da ogni angolo della Valle per assistere alle nobili lavorazioni fatte di intagli e sculture in legno, ricami finissimi su antichi telai e intrecci di vimini, che escono dai laboratori all’aria frizzante di fine gennaio. A scaldare tutte e tutti c’è l’atmosfera di festa corale, accompagnata da musica e danze, dal vino e dai prodotti del territorio, dalla gioia stessa di essere lì, tutti assieme come sempre da milleventicinque anni!

La Veillà, la veglia della notte tra il 30 e il 31 gennaio, è un vero e proprio rituale che illumina le strade della città fino all’alba. Calore, voci dialettali che intonano canti solenni o semplicemente scambiano quattro chiacchiere, le mani ruvide e sapienti di mille e più artigiani, la voglia di raccontare e raccontarsi, attraverso il lavoro. Umanità e voglia di vivere, prima di tutto.

Se il cuore della festa è tra giovedì 30 e venerdì 31 gennaio, le attività si protrarranno fino al weekend successivo.

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